Nella giornata di sabato 11/11/2017, presso la sede AICS di Firenze si è tenuto il sesto appuntamento previsto dal progetto con il tema “la donazione di midollo osseo e suoi derivati - Storia della donazione - Motivazioni etiche e scientifiche - Statistiche su domanda e offerta - Metodologie di applicazione -  Paure e sicurezze -  Prospettive” condotto dal Dr. Giovanni Rombolà, responsabile Registro Toscano Donatori Midollo Osseo.
Dopo avere affrontato il problema della compatibilità tra donatore e ricevente nell’ambito dei trapianti citando come esempio storico più significativo quello del primo trapianto di cuore effettuato dal Dr. Barnard nel 1967 a Città del Capo, e ricordando come da un punto di vista chirurgico ci sia l’effettiva possibilità di realizzare quel tipo di intervento, i problemi che sorgono sono in realtà legati alla genetica.
Mentre per la donazione del sangue le combinazioni dei gruppi compatibili tra donatore e ricevente sono più limitate, come abbiamo visto, per il trapianto di organi ma anche per quello di midollo osseo (cellule staminali) è necessaria una precisa “coincidenza genetica” tra donatore e paziente. Proprio per questo motivo esiste un “registro mondiale” contenete per ogni possibile donatore, le specifiche caratteristiche a livello di DNA.
Per effettuare la donazione di midollo osseo è necessario essere nella fascia di età compresa tra i 18 e i35 anni. Esistono due modalità di prelievo: uno di tipo chirurgico, il più classico, effettuato attraverso la cresta iliaca ed uno meno invasivo attraverso i condotti venosi delle braccia.
Esistono attualmente 17 registri regionali dai quali poter attingere per eventuali donazioni.
Il giorno seguente, domenica 12/11/2017, si è svolta la terza giornata di tirocinio sempre presso il centro trasfusionale dell’Ospedale di Ponte a Niccheri con la presenza della Dr.ssa Antonella Bertelli.


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